FISICA ARC
Obbioettivo dell’allenamento
I vostri obbiettivi, perchè vi allenate, per … lncrementare i punti fatti nelle gare. per Me come persona ed Arciere. Voglio essere un Agonista (leggi capitolo dedicato). per il vostro Tecnico per la fidanzata, la moglie o i figli. per un bel gesto atletico. essere il migliore tra gli amici della compagnia. essere il migliore di quella gara, di quel campionato, del mondo … …. non è facile definirlo, molte volte sono ragioni varie, non siamo professionisti ma, se ci riuscite a definire il Vostro l’obbiettivo capirete cosa fare e come farlo. Definite «OBBIETTIVI, possibili e raggiungibili». Sono d’accordo che si punta al massimo in assoluto ma tenete sempre presente che una cosa è essere dei profesionisti che, dedicano la loro vita a questo sport ed al raggiungimento del risultato e una cosa essere dei meravigliosi Atleti che ci provano ma con questo sport non ci vivono.
Partite con pretese più moderate e realizzabili lavorate sodo e ascoltate il vostro Tecnico che se è stato un agonista sa cosa fare e come vi sentite. Gli obbiettivi fanno parte dell’allenamento come il sudore, la stanchezza, la delusione, non mollate vi siete dati un obbiettivo, percui….. Mettete nella formula anche l’età, il tempo che potete impegnarvi, le problematiche fisiche e mentali, non nel senso che siete matti ma semplicemente che lo stress non aiuta mai e ben sapete che durante il tiro la pressione dei problemi di tutti i tipi sono debilitanti. Per il 98% degli arcieri «l’allenarsi con metodo ed obbiettivi» è una pratica di cui hanno sentito e sicuramente scritta in libri indecifrabili in Sumero antichissimo. Gli Arcieri alla parola Allenamento si volatilizzano o adducono scuse fantasiose tipo «… non posso allenarmi perchè non ho tempo e ho tre figli a casa e la suocera» o «…. adesso vado in gara e poi ci penso ma se facessi un programma di due settimane e poi basta?», ricordatevi che se volete dei risultati e non scuotere la testa ad ogni freccia tirata, dicendovi «no così non va» dovete anche essere sicuri da aver fatto tutto perchè «vada». OBIETTIVI PRATICI DELL’ALLENAMENTO: (Carlo Vittori) voglia di competere per scoprire le reazioni caratteriali e temperamentali del giovane. nella competizione gratificarsi soltanto di avere superato se stesso e non l’avversario. la competizione è la verifica dei comportamenti stimolati da una circostanza straordinaria che debbono stimolare la prestazione. trovare lo stimolo per sempre forti ed importanti motivi a migliorarsi. porsi obiettivi importanti di risultati possibili. in caso d’insuccesso o di controprestazioni, con senso critico realistico e responsabile, ridiscutere i propri comportamenti. farsi spingere dalla curiosità per scoprire se stessi senza remore e limitazioni, i propri punti di forza e le proprie miserie, per accrescere i primi e sconfiggere le seconde. non temere mediocrità o debolezze, se si è disposti ad aggredirle; se si ha carattere, queste possono servire da stimolo; parlare e confidarsi con l’allenatore- educatore. Sollecitare al dialogo l’allievo. L’uno deve credere nell’altro, poiché soltanto dalla massima fiducia reciproca e dal sincero scambio dei pensieri nasce il rapporto più fruttuoso. e poi….. Negli obbiettivi potete anche mettere, il superare i Test di valutazione, dovete correre e saltare, sbracciarvi e maledire il momento in cui avete iniziato, le difficoltà «temprano lo spirito ed il corpo», lo avete scelto voi, non suonate mai la campana del «disonore» che vi permette di mollare.
ALLENARSI Cosè l’allenamento Chi è allenabile Allenarsi con metodo Obbiettivo dell’allenamento tecnica, sensibilità corpo, mente con cosa allenarsi
Fontana Alessandro - Allenatore e Docente incaricato FITARCO