Il Tecnico fantasma
Se c’è una figura sportiva, assolutamente necessaria ma poco considerata è quella del Tecnico nel tiro con l’arco. Se
sapeste la fatica che si fa e quanto impegno ci vuole per divulgare le bellezze di questo sport, fare promozione per la propria
Società, seguire i giovani e selezionare quelli da indirizzare all’agonismo è complesso anche perchè tutti si sentono Istruttori e le
sovrapposizioni di ruolo sono frequenti.
Quando è iniziata la conta dei punti per restare in ruolo, era stato portato come esempio la gestione Francese del Tiro con l’arco,
dove i Tecnici sono coccolati e contesi, ritenendo, a ragione, che siano il centro di ogni società sportiva che vuole evolvere.
Ci hanno detto che sulle pareti delle palestre Francesi, dove si pratica il tiro con l’arco ci sono le fotografie dei Tecnici che danno valore alla Palestra stessa.
Voi avete visto nulla in ITALIA o capite che sta per succedere?.
Continuo a sentire e mi arrabbio, di Tecnici che vengono emarginati sia dalle Società che dagli Arcieri, nessuno può avere il diritto di usare la professionalità e
passione del Tecnico solo a momenti alterni ad uso e consumo di qualche giornata di volenteroso apprendimento. Finchè sussisterà questo stato di cose il Tiro con
l’Arco in Italia non andrà avanti, anzi resterà uno sport marginale e bistrattato.
Sono ormai convinto che capire il Tiro con l’Arco con tutte le sue sfumature, sia tecniche che mentali non sia cosa che interessa il 99% degli arcieri che,
continuano a riempire le palestre e le linee di tiro, deludendosi e de-motivandosi ad ogni freccia che tirano.
Tecnici fatevi sentire è ora di finirla.
Ogni Tecnico ha il proprio metodo e la propria capacità di approcciare questo sport,
Quindi, mettersi in gioco quasi ogni giorno, richiede una certa pratica e abitudine e tanto studio su argomenti ritenuti non coerenti con il tiro, come: fisica,
fisiologia, psicologia, sociologia, comunicazione, teoria dell’allenamento e filosofia……
Bisogna essere motivati, pazienti, cercatori di esperienze utili ed alla continua ricerca del cuore del tiro con l’arco.
Arcieri, non abbiate paura di chiedere all’Istruttore se non capite o se non riuscite ad effettuare qualche sequenza di tiro. Un buon Istruttore, deve sapere cosa
fare e così per mille altre cose …. come fare le corde, gli incocchi, le tarature, gli allenamenti ed i programmi per gli agonisti, la manutenzione e per che no
insegnarvi dei piccoli trucchi dettati dalla sua esperienza.
Dare spiegazioni interessanti con esempi anche divertenti, non stufare con nozionismo di antica memoria, perchè il mondo è cambiato e bisogna adeguarsi ai
nuovi modi di gestione dell’informazione verbale ed al linguaggio dei giovani. Un Istruttore ha una grande responsabilità, è un formatore, una sentinella sulle
deviazioni.
La nostra è una missione, se si entra nello spirito di un vero Tecnico, dobbiamo essere di esempio sia nella vita che nello sport.
viva i veri Tecnici buon tiro
Fontana Alessandro - Allenatore e Docente incaricato FITARCO