FISICA ARC
lateralità e dominanza
Oramai non ci accorgiamo più di come ci muoviamo e di come il nostro corpo adatti le sue capacità alla soluzione di problemi motori. Doppiamo considerare che ogni movimento che dobbiamo fare è in uno spazio a quattro dimensioni, altezza, lunghezza, larghezza e tempo, l’organizzazione del movimento è data da infiniti tentativi che mettiamo in atto fin da piccolissimi, ultimi studi ci dicono che lo stirare le gambe e le braccia in modo convulso e poco coordianto dei neonati, non sono altro che delle prove di collegamento e gestione tra il cervello con i due emisferi, «... la natura non fa niente per caso». Gli emisferi cerebrali collaborano tra di loro per consentire un movimento nello spazio e lo fanno tramite il «corpo calloso» che li unisce, quando il soggetto ha acquisito delle esperienze un emisfero prende il sopravvento sull’altro e nasce la dominanza, teniamo presente che il movimento più è ripetuto più diventa preciso e quindi la dominanza viene accentuata e gestita con più velocità e precisione.
La dominanza oculare non è modificabile, l’occhio che che si allinea per primo all’oggetto resta tale, diverso discorso per le mani, il bacino, la gamba o il piede è possibile con un lungo lavoro cambiarne la tendenza per migliorare la prestazione sportiva. Anche nel tiro con l’arco è utile conoscere quali sono le lateralità che abbiamo per dare la possibilità al Vostro Tecnico di modificare gli esercizi che vi propone. Con dei semplici test si possono capire le dominanze: Occhio: fate la prova mettendo davanti a voi un foglio trasparente con un foro, mirate un oggetto ad almeno 10 metri da voi, l’occhio che si allinea con il foro ed il bersaglio mirato è quello dominante. Mano : applaudite, la mano che è sopra l’altra è quella dominante. Braccio : fatevi tirare una pallina, partendo con le vostre braccia stese lungo i fianchi, il braccio che intercetta la pallina è quello dominante. Bacino: appoggiate le mani al muro, guardando avanti a voi, dovete poi saltare girandovi di 180°. Se girate a sinistra avete la dominanza destra e viceversa. Gamba: mettetevi in piedi con le mani lungo i fianchi, spostate il peso verso la punta delle scarpe, inclinatevi di più e fate un passo avanti, la gamba che appoggia per prima è quella dominante. Piede: mettete davanti a voi una pallina, calciatela, il piede che tocca la pallina per primo è quello dominante. Non stupitevi se troverete che avete l’occhio dominante sinistro come la mano che tiene l’arco, ci sono casi di falso «sinistro» come di «falso destro» o di «ambidestrismo», tutto si deve ricollegare alle vostre esperienze in tenerissima età (dalla nascita ai 6 anni), come detto solo l’occhio dominante non è modificabile. Le streghe non ci sono più, la mano del diavolo (la sinistra) è una stupidata, percui sul rogo non ci finite. Pensate al vostro corpo come ad una molla che resta stabile perchè tute le piccole molle che lo compongono lavorano all’unisono e sanno stare bilanciate e ferme, adesso pensate che ogni movimento che mette in tensione le molle del vostro corpo, provoca delle tensioni di adattamento per restare in equilibrio o per mantenere una posizione. Fatevi ritornare alla mente le sensazioni del tiro e cercate queste tensioni che alterano la postura, ragionate sulle vostre dominanze e come un bacino che ruota per accompagnare il gesto del caricare l’arco per andare in ancoraggio, provoca la tensione del ginocchio e del piede, sapete che avete una dominanza del bacino a destra od a sinistra, verificate la possibilità di modificare la vostra postura di tiro, la stessa cosa vale per ogni movimento del tiro. nell’ area «download» ho redatto una scheda da usare per la scoperta delle vostre dominanze. Il buon tiro passa anche da qui, Sandro
TEST Requisiti dei test Perchè i test Leteralità e dominanza Test motivazionali Test Atletici attitudinali
Fontana Alessandro - Allenatore e Docente incaricato FITARCO