FISICA ARC
Test atletici e attitudinali
… sappiamo bene in che condizioni atletiche arrivano i ragazzi per i corsi base, non hanno coordinazione, se hanno più di 12 anni stano perdendo la mobilità articolare per non parlare della voglia di partecipare o interagire. Cosa è successo ai nostri ragazzi, quelli che una volta «saltavano i fossi per la lunga e salivano sugli alberi..» non ce ne sono più, abbiamo dei ragazzi fisicamente poco adatti a fare qualsiasi cosa con quelle spalle incurvate dal troppo studio e dalla cartella da 10 Kg che devono portare ingiro. Purtroppo questo è quello che abbiamo e tranne qualche «buon ragazzo con un bel fisico strutturato» dobbiamo accontentarci. Ho notato che se si usano dei semplici Test, conosciuti e verificati, i ragazzi si divertono e quello che poteva essere un punto critico, il loro stato Atletico, diventa uno stimolo al miglioramento e sfida, perchè messi davanti a dei dati incontrovertibili. Non tutti i test che circolano sono adatti, sempre in relazione al loro stato, esempio, il tanto osannato Test di COOPER così come andrebbe somministarato, mi sembra esagerato, non dobbiamo verificare dei mezzo fondisti e tre Km. di corsa sfido anche gli Istruttori a farli senza l’ausilio dell’ossigeno.
Ricordiamoci che i Test sono un momento di aggregazione formidabile, un momento dove approcciare i ragazzi e cominciare quel sottile legame che ci legherà per molto tempo. Non voglio mai pensare al «tiro con l’arco» a come uno sport fine a se stesso, chiuso nel suo tira e molla la corda, dobbiamo forzarci a farlo apparire per quello che è, un incontro felice e completo tra mente e corpo con tutte le sfaccettature inerenti. Test attitudinali Dal vocabolario Treccani : «Disposizione innata o acquisita (fisica, psicofisica, o psichica) che rende possibile o facilita lo svolgimento di particolari forme di attività…» Quindi, i Test attidudinali propongono varie prove per capire meglio le capacità innate dell’Atleta, possono essere molto semplici o molto complessi, io prediligo la semplicità, tipo: far saltare una pallina da una mano all’altra per la coordinazione mano -occhio. far battere un pallina sul muro e riprenderla prima con la mano destra e poi con la sinistra per la coordinazione motoria. fare saltelli in un area ben determinata con ritmi diversi. Correre per 20 mt e guardare come lo fa, non bisogna essere degli esperti per vedere se appoggia il piede storto o torce il ginocchio. Alzare un peso da 0,5 Kg e mantenerlo in posizione. stare su un piede solo. tirare una pallina di plastica nel cestino della carta posto a tre metri. e poi sbizzarritevi con fantasia, sempre nel rispetto della sicurezza e dell’Atleta, avrete delle indicazioni interessanti e saprete da dove cominciare … Sono solo test e non fanno male a nesuno, questa premessa è doverosa conoscendo la mentalità di alcune mamme apprensive, che terrebbero i propri figli sotto una campana di vetro ben sigillata al riparo da qualsiasi problematica o controversia. Come sappiamo l’Attitudine è una «disposizione innata» e quindi perchè non coltivarla e favorirla?, dalla mia esperienza di Tecnico, durante un breve colloquio con genitori e futuro Arciere, chiedo sempre quali sono gli sport che sono stati praticati dal ragazzo/a e mi stupisco da quanti sport abbia provato e di quanti sport sia in corso la prova, ragazzi che praticano in settimana, Nuoto, Karatè e Pallavolo, poi devono studiare con ottimo rendimento e praticare il Tiro con l’arco dopo la lezione di Inglese e di Matematica. Questi ragazzi sono cotti e lo si vede, non ne possono più, hanno occhiaia e si addormentano in piedi, cari Genitori, così non otterrete nulla, anzi, non dovete riversare sui vostri figli i vostri desideri repressi, i figli sono altre persone da rispettare con altri interessi e necessità, se l’Atleta è in sovrappeso è inutile fargli fare pallavolo perchè il peso in eccesso forzerà con i salti e le frenate sulle ginocchia di vostro figlio e ci saranno danni permenenti, non siate incoscienti rispettate la loro natura in crescita, curatelo se serve e fatelo sviluppare come si deve, e poi, lasciate scegliere al Vostro pargoletto cosa vuole fare e magare se sciegliesse il tiro con l’arco, assecondatelo, favorite l’attitudine del Vostro pargolo.
Fontana Alessandro - Allenatore e Docente incaricato FITARCO