Tabù degli arcieri
Dopo 30 anni nell’ambiente mi sono convinto che per l’arciere ci sono dei
TABU’ molto potenti ed inviolabili.
Il
98%
degli
arcieri
sono
spaventati
fino
al
blocco
mentale
dall’avere
un
contatto
con
uno
Psicologo
Sportivo.
Hanno
l’idea
che
possa
entrare
nella
loro
mente
e
carpire
chissà
quale
segreto,
se
poi
si
parla
di
modificare
in
meglio
i
«comportamenti
mentali»
per
avere
un
approccio
più
corretto
con
«il
tiro»,
la
paralisi
psicologica
è
certa.
Le
mamme
all’idea
che
alla
loro
creatura
vengano
poste
delle domande, si irrigidiscono e fuggono come se avessero visto il diavolo.
Il
98%
degli
arcieri
considera
il
riscaldamento
fisico
pre-allenamento
o
pre-gara
una
perdita
di
tempo
assoluta
se
poi
si
fermano
per
settimane
o
mesi
perchè
la
spalla
si
infiamma
per
troppi
tiri
a
freddo
o
per
le
troppe
frecce
tirate
senza
metodo,
il
loro
accaduto diventa una «relazione sulla casualità dei dolori» arrivati senza ragione e di quanto siano eroici a sopportare il dolore.
Per
il
98%
degli
arcieri
la
conoscenza
della
macchina
arco
è
un
mistero
biblico
insondabile,
meglio
le
frecce
sul
muro
o
nel
prato
del
campo,
la
scusa
di
solito
è
che
è
non
serve
e
non
è
proprio
necessario
perchè
«
…
è
meglio
stare
con
gli
amici»
ma
la
pretesa
è sempre quella di fare «10». Per stare con gli amici, dico io, è bello anche a bordo campo dopo aver tirato bene.
Per
il
98%
degli
arcieri
l’arco
di
ultima
generazione,
con
accessori
da
fantascienza
e
costo
esorbitante
è
uno
«garanzia»
che
gli
permette
di
essere
sicuri
di
vincere sempre e comunque.
Per
il
98%
degli
arcieri
la
preparazione
fisica
è
quella
che
va
dalla
linea
di
tiro
al
panino
nella
borsa
dentro
nella
macchina
nel
parcheggio,
non
si
rendono
conto che se vogliono ben partecipare e fare più risultato, non gli otterranno con un arco da iper-libre mal gestito da un fisico non preparato.
Per
il
90%
degli
arcieri
quello
che
dice
l’amico
dell’amico
e
ultimamente
anche
sui
media,
è
più
corretto
di
quello
che
predica
un
buon
Tecnico
che
ti
valuta
dal
vivo e conosce il suo mestiere. Se poi l’amico dell’amico dice che non si allena mai e fa punti lo stesso, allora è un Guru del tiro con l’arco.
Il
98%
degli
arcieri
si
mettono
in
gioco
in
gara
senza
avere
la
minima
consapevolezza
che
essere
«Agonisti»
e
quello
che
comporta,
è
un
modo
di
vivere
ed
agire
e
che
non
prevede
l’andare
in
gara
preparati
per
il
compito.
La
gara
è
sempre
per
valutare
se
stessi
e
mai
contro
gli
altri,
se
non
sei
preparato
devi
solo
prepararti
meglio
e
con
più
impegno,
devi
salire
in
piazzola
dicendoti
che
hai
fatto
tutto
per
meritare
di
essere
li.
Devi
imparare
dagli
errori
e
ricordarti
sempre
delle cose buone che hai fatto.
Per
il
98%
degli
arcieri
bilanciare
l’arco
non
serve
e
poterlo
apprendere
«è
noioso»,
meglio
lasciare
l’arco
che
scalci,
si
torca
e
si
impenni
come
un
puledro
a
cui
hanno
messo
la
sella
per
la
prima
volta.
Se
poi
vedono
un
Professionista
che
per
ragioni
ponderate
ha
una
stabilizzazione
di
10
Kg,
allora
subito
ad
appesantire di 11Kg la stabilizzazione, al grido «così anch’io faccio i punti come lui», risultato non riescono ad alzare l’arco, si sforzano e si fanno male.
Per
il
98%
degli
arcieri
l’appoggio
regolabile
che
sporge
su
un
lato
della
«patella»
è
per
appoggiarci
il
mento,
mi
spiace
deludervi
ma
è
per
appoggiare
il
pollice dove poi si appoggerà il mento. Nessuno ha mai spiegato loro come si usa una «patella» e loro non l’hanno mai chiesto.
Per
il
98%
degli
arcieri
scrivere
i
dati
del
proprio
arco,
per
poi
poterli
avere
come
base,
in
caso
di
necessità
o
per
fare
la
manutenzione
è
una
cosa
impossibile.
Quando
gli
chiedi
il
filato
della
corda,
lo
sguardo
è
perso
nel
vuoto
come
quando
vanno
a
comprare
le
frecce
e
gli
servirebbero
i
dati
relativi,
entrano
nel
circolo
del «non mi ricordo» ma in realta non sanno.
Per il 98% degli arcieri
lo stabilizzatore centrale è un simbolo fallico, deve essere più lungo, grosso e pesante di quello che usa un amico.
Per il 98% degli arcieri
vive beato non volendo sapere e continua beatamente a vivere con i propri tabù, tramandati di gara in gara.
Non
dite
che
sono
polemico
o
cattivo,
anche
io
ero
nell’98%
degli
arcieri,
con
la
sola
differenza
che
mi
sono
chiesto
il
perchè
delle
cose,
con
molta
semplicità,
modestia e senza preconcetti.
Un ex 98% che vi vuole bene, «sandro»
Fontana Alessandro - Allenatore e Docente incaricato FITARCO