in un capitolo dedicato, vi ho descritto come trovare il punto giusto dove posizionare la mano dell’arco. Adesso vi parlerò di una cosa diversa, la forza sull’impugnatura che imprimiamo all’arco quando ci prepariamo al tiro. un vettore è un segmento orientato definito da tre caratteristiche : la direzione, cioè la retta su cui giace il vettore il verso, cioè l'orientamento corrispondente alla freccia del segmento orientato il modulo o intensità, cioè la lunghezza del segmento. punto di applicazione. Sembra complicato e avete ragione, le definizioni matematiche sembra che facciano apposta per confonderci, « quando spingete e tirate per lanciare la freccia, qualsiasi variazione di direzione, verso, intensità e punto di applicazione dei vettori che agiscono direttamente sulla corda e sull’impugnatura porteranno la freccia ad impattare sul bersaglio in una posizione differente da quella prevista » detto terra terra, «se spingete e/o tira non in linea con con la freccia, la stessa andrà dove non ve la aspettate e darete la colpa all’arco che non centra niente». è molto probabile che: non vi siete riscaldati abbastanza prima della gara, siete rigidi e non flessibili come dovreste, tendini, muscoli e legamenti del vostro corpo non essendo irrorati a sufficienza dal sangue, non riescono ad eseguire in modo fluido i movimenti necessari per il tiro. non avete posizionato i piedi nel modo corretto davanti al bersaglio. la preparazione del tiro, nella fase di alzare l’arco in modo allineato e funzionale al tiro non è stato eseguito con la dovuta attenzione, tutti i segnali in arrivo e partenza al vostro cervello non sono stati valutati nel modo dovuto con il risultato che arriverete alla trazione scomposti.
La mano sull’impugnatura è stata controllata durante la «preparazione del tiro»?, non può spingere a caso sulla grip, le spinte vettoriali devono essere indirizzate nel senso della freccia e sul punto di impatto designato. La mano come «arpiona» la corda, il polso è senza tensioni? l’allineamento gomito, polso, dita mano sulla grip è ottimale o viene spezzato da tensioni?. La patelletta è posizionata nel punto giusto sulle falangi giuste?. I tempi di realizzazione del tiro come sono?. So che mi direte che sono pedante ma il tiro con l’arco è un arte/sport con delle regole che vanno rispettate, non credo che vogliate mettervi alla prova in ogni allenamento o gara per buttare fuori le frecce, ed allora pensate ai vettori che compongono il movimento che fate. Voglio anche però, spezzare una lancia a favore del «gentil sesso e dei ragazzi», solo ultimamente si costruiscono delle grip adatte alla mani piccole, poche case lo vogliono fare ed il problema per mani non «standard» persiste. Se è necessario, e con l’aiuto di una persona esperta, modificate la grip, riempiendo ed ampliando quelle aree necessarie ad un miglio appoggio. Non realizzate grip anatomiche e sofisticate perchè peggiorano la situazione ma qui e li un ritocchino per meglio favorire la spinta corretta, va fatto. Per i bambini, non ho mai capito perchè i poveretti se utilizzano gli archi di legno, sono costretti ad allargare la mano a dismisura, ad otto anni la mano non assomigl
Grip, allineamento e spinta
Ma non è finita, il vettore che agisce sull’impugnatura che ha come punto di applicazione «il punto rosso» che deve essere corretto anche nel senso laterale. Ora vi esporrò un altra problematica, «la modifica dell’impugnatura» e sue ripercussioni sulla precisione del tiro proprio perchè le modifiche variamo le spinte e quindi i vettori che influiscono su di essa. La nostra mano è unica e diversa da quella di un altra persona, le case produttrici di Riser, devono per forza prendere come riferimento per la Grip la forma e le misure di una mano standard. Adattare la grip in modo ragionato è una buona cosa, ribadisco modificare dove serve è giusto, fare una grip anatomica con un kg di materiale sintetico, no. La mano ha 27 ossa (senza contare le sesamoidi, che differiscono per il numero da persona a persona) e 18 muscoli, le dita hanno ossa, ma non muscoli e sono controllare dai tendini e dai muscoli nel palmo della mano e dell'avambraccio. La grandezza dei muscoli è diversa per ogniuno di noi e la spinta che diamo sull’impugnatura e diversa e va diretta dova serve. Ma prima di addentrarci … definiamo delle aree dove si può intervenire per modificare l’impugnatura ed altre che è meglio non toccare: area A , si può aggiungere una fascia a V dove c’è l’ansa tra il pollice e l’indice, questo da la posizione esatta da tenere sulla linea verticale. area B , non toccatela, se aggiungete spessori alterate la distanza del pivot che deve restare in linea con il bottone elastico dove appoggia la freccia. area C , la si può «lavorare» con parsimonia, aggiungendo materiale sulla sua parte centrale e su quella later ale per allargare la superfice di contatto. Grip alta o bassa ? l’arcano non è solo questo ma anche la sezione in C della grip deve essere modificata, non solo considerando l’anatomia della mano ma le eventuali problematiche dalla spalla, del braccio, dall’avambraccio fino al polso ed alla mano per riportare l’allineamento di spinta ottimale necessario al movimento rettilineo del raiser con la freccia. Lavorare la sezione con un profilo arrotondato, inclinato (di solito sul lato sinistro della sezione C, per un tiratore destro e viceversa per un mancino), allargato, alto o basso è un lavoro di precisione, di sensibilità che coinvolgerà voi ed il vostro tecnico, non abbiate paura di apportare delle modifiche fino al raggiugimento del vostro confort di tiro oltre che alla aumentata precisione di impatto della feccia. Torniamo ai vettori di spinta sulla grip Ipotizzerò tre tipi di inclinazione della grip : Alta Media Bassa Non è necessario conoscere gli angoli di inclinazione, ci aiuteranno i vettori a capire il principio: Vettore SP lo mantengo costante il che significa che la spinta è costante in quel senso. linea GA - GM - GB definisce se l’impugnatura ipotizzata è Alta, media o bassa. Il vettore SP1 rappresenta la spinta ortogonale a Ga - GM - GB Se si avessero altri dati come l’atrito sulla superfice della grip, la superfice di contatto tra grip e mano ed altre mille cose, si potrebbero fare calcoli precisi ma semplificando è stato solo provato il principio in cui più la grip è «alta» più il vettore abbinato alla spinta, ruota verso il basso, questo varia l’uscita della freccia, la pressione delle dita sulla corda ed il bilanciamento dell’arco e ….. Non è una considerazione da poco, dato che cambiare la grip non diventa solo un soluzione per avere un appoggio più ampio della mano ma trascina con se anche altre cose che se sitemate a dovere ci renderanno più comodo e facile fare punti. Se la spinta della mano non segue la dirazione della freccia sul piano orizzontale? Succede che l’arco ruoterà inesorabilmente od a destra od a sinistra e lo farà dal momento che le dita non trattengono più la corda ad una distanza di un ATOMO dal punto di partenza della freccia in ancoraggio finale, la sola cosa che guida l’arco e la freccia, è la vostra mano dell’arco. Questo errore è frequentissimo e subdolo, non ci si accorge che accade e quando si rilevano dei «destra o sinistra» sulla targa ci si sente smarriti perchè non se ne capisce il perchè. Dovete sempre avere controllo in ogni fase del tiro e sapere in ogni momento dove siete e cosa state facendo, in modo non volontario ma automatizzato per gli Agonisti. Il fascino del tiro con l’arco è che ti chiede di essere parte attiva del tuo corpo, di conoscerlo nelle sensibilità e reazioni. Diverse Grip anche nella sezione orizzontale nel senso della spinta della mano, come già detto le mani sono diverse ed è giusto avere «grip» diverse. Purtroppo le case prodruttici di riser stanno su grip generiche o quasi ma ci vorrebbero ….. sezioni tonde strette, sezioni larghe, sezioni con un lato legermente inclinato a destra o sinistra, grip alte, madie e basse, a schiena «d’asino» e così via. Esistono degli stick con «plastiche» che consentono di modificare la grip, provate a farlo. Più punti in comodità, ed è una gran cosa.
La mano così va bene , immaginate di spingere sul puntino rosso e spingerete su tutta la superfice tratteggiata.
Esempi di come non bisogna mettere la mano, i Vettori di spinta così, sono disallineati e faranno ruotare l’arco appena lascerete la corda. Vi ricordo che meno di un millimetro dopo che la corda lascia la mano, l’unico appoggio che l’arco ha è la mano che lo regge, se l’impugnatura riceve spinte fuori asse, subito le segue e la freccia va dove sente la spinta.
Fontana Alessandro - Allenatore e Docente incaricato FITARCO